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Il decreto Rinnovabili doveva essere fatto e finito più di un anno fa. Sedici mesi per la precisione, un tempo in cui si è passati dal ritardo accademico ad una vera e propria corsa contro il tempo. Nonostante le pressioni del settore è ancora solo una bozza. Certo ora il testo può contare sul benestare dell’Unione europea che lo scorso 29 aprile, tramite il suo organo esecutivo, ha concluso la sua valutazione: la Commissione europea ha stabilito che il nuovo schema di incentivi è conforme alle norme UE sugli aiuti di Stato. Il documento è così tornato nuovamente all’esame dei ministeri italiani competenti per l’emanazione.

Nessuna novità sembra esserci per i contingenti di potenza messi a disposizione.

I grandi progetti con più di 5 MW di potenza installata parteciperanno a gare d’appalto specifiche per ciascuna tecnologia (PROCEDURE D’ASTA). Per questi progetti sono messi a disposizione i seguenti contingenti di potenza:

  • Eolico onshore 800 MW;

  • Eolico offshore 30 MW;

  • Geotermoelettrico 20 MW;

  • Solare Termodinamico 100 MW;

  • Biomasse 50 MW.

I progetti di media entità con potenza installata tra 0,5 MW e 5 MW saranno inseriti in un elenco specifico per ogni tecnologia e saranno sostenuti in base a priorità stabilite secondo determinati criteri (ISCRIZIONE AL REGISTRO). Per questi progetti sono messi a disposizione i seguenti contingenti di potenza:

  • Eolico onshore 60 MW;

  • Idroelettrico 80 MW;

  • Geotermoelettrico 30 MW;

  • Biomasse e biogas, gas di depurazione e gas di discarica e bioliquidi sostenibili 90 MW;

  • Oceanica (comprese maree e moto ondoso) 6 MW;

  • Solare Termodinamico 20 MW.

Rispetto alla bozza precedente tuttavia, per l’iscrizione al registro nel caso dell’idroelettrico verrà data priorità agli impianti di potenza nominale fino a 50 kW, la cui soglia passa a 250 kW se realizzati su canali o condotte esistenti senza incremento di portata derivata, nel caso utilizzino acque di restituzioni o di scarico, oppure che impieghino  il deflusso minimo vitale al netto della quota destinata alla scala di risalita, senza sottensione di alveo naturale. Questi – stando alle indiscrezioni trapelate – saranno gli unici bandi.

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